La campanella

Il presidente Silvio Berlusconi vuole aumentare la sua popolarità. Arriva in una scuola elementare e spiega il suo piano di governo. Chiede nel frattempo che i bambini facciano delle domande. Il piccolo Pierino chiede la parola: “Ho tre domande: 1. Perché invece di occuparsi del popolo va ad escort? 2. Perché desidera attaccare la Costituzione senza motivo? 3. Lei non pensa che la Gelmini sia la peggior ministra dell’istruzione della storia?” In quel momento suona la campanella dell’intervallo e tutti gli alunni escono dall’aula.

Al ritorno, Berlusconi invita nuovamente i bambini a fare delle domande e Giovannino gli chiede: “Presidente, ho cinque domande da farle: 1. Perché invece di occuparsi del popolo va ad escort? 2. Perché desidera attaccare la Costituzione senza motivo? 3. Lei non pensa che la Gelmini sia la peggior ministra dell’istruzione della storia? 4. Perché la campanella dell’intervallo ha suonato 20 minuti prima? 5. Dov’è Pierino?”

Crocifisso licenziato

Ufficialmente la maggioranza protesta contro la decisione del tribunale di Strasburgo, dove i giudici sono stra-ordinariamente stra-fatti (ma che fumano?) per la sentenza che obbliga l’ Italia a togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche dopo la denuncia di una mamma, Soile Lautsi, atea per sua scelta e non per imposizione. Dicevamo che ufficialmente la maggioranza protesta ma il Cavaliere invece gongola segretamente. Il motivo? Ma è semplice! Con questa scusa chiederà che venga tolta anche la foto del Presidente Napolitano, in quanto ex comunista ma ancora con tendenze sinistrorse in atto. Tutto per una par condicio politico-religiosa. Povero Cristo! Lui se ne stava li, inchiodato al muro oltre che in croce da secoli. Non se lo filava nessuno tra gli studenti o scolari. Ha ascoltato per decenni le cazzate ideologiche di quanti si avvicendavano al potere: Papi (non Silvio, che avete capito!?), Sabaudi, Sabaudi e fascisti insieme (ecco perché lo vediamo sempre con il capo chino!), Presidenti della prima e seconda Repubblica. Insomma era sempre in compagnia di qualcuno. L’unico maestro ad essere sempre in classe, anche d’estate, quando non c’era nessun rompicoglioni di studente o professore politicizzato. L’unico maestro che non è finito sotto le grinfie della Gelmini quando molti altri maestri o professori sono finiti a casa. Lui che non è rientrato nella riduzione di docenti adesso viene sfrattato, cacciato, quasi accusato di pedofilia psicologica in quanto la sua sola presenza potrebbe disturbare la psiche dei bambini non cattolici. È come se qualcuno viene a casa mia con un figlio e mi dice – Togli la foto di tuo nonno perché mi disturba il pupo!- chiaramente io risponderei allo sgradito ospite – Ma va in malora te e il pupo! Chi cavolo ti ci ha fatto venire? –  Non riesco a capire quale può essere il trauma visto che se ai ragazzi di oggi domandi chi è Cristo bene che ti vada ti rispondono che è il trequartista della Roma, squadra che Cristo rifiuterebbe perché non c’è miracolo con il quale salvarla. Lui sta lì in classe, buono buono, ascolta le telefonate al cellulare degli studenti e magari dà pure una sbirciatina alle chiappe che emergono dai pantaloni a vita più che bassa…inesistente di qualche studentessa. Adesso deve sloggiare e accontentarsi degli uffici pubblici come i ministeri. Lì magari qualcuno tra gli impiegati lo guarda implorante e piangente da quando Renatino Brunetta li ha “crocifissi” sulle sedie e sulle poltrone. Poco tempo fa un impiegato ha guardato il Cristo in croce e ha detto ad alta voce – Salvaci o Signore!- Lui ha sorriso beffardamente – A me chi mi ha salvato quando sono finito davanti a Ponzio Pilato? Mò tenetevi Brunetta e schiattate come me!- Poi ha guardato verso il soffitto e si è rivolto al Padre – Padre perdona questi impiegati perché non sanno quello che fanno e se lo fanno, lo fanno male. Però come cavolo lo hai fatto sto Brunetta? Forse ti era finita l’argilla?- A parte gli scherzi bisogna dire che non si può accettare la decisione di Strasburgo. Ma se a te ateo dà fastidio il Crocifisso vattene in una scuola privata e non scassare la mazza a chi, come i cattolici, dello stesso non gliene è mai fregato niente ma non lo disturba. Bersani è cauto sulla sentenza, prima vuol sapere Cristo da che parte sta, visto che il Cavaliere ha aderenze anche lassù.

Claudio Pompi