I Termini del problema

Gli operai di Termini Imerese vorrebbero restare nel ramo automobilistico. Ma anche quello dei lavavetri è un settore in crisi.

(da Spinoza – Un blog serissimo)

Usi e consumi

Non c’è un soldo per far piangere un cieco ma tutti hanno la macchina nuova! Si può rinunciare a tutto ma non alla macchina. La macchina è il tuo universo che gira tra altri milioni di universi. Alla guida ti senti un piccolo dio, al semaforo, se sei in prima fila ti senti in pole position; quando sta per scattare il verde dài delle potenti accelerate come fossero ruggiti per intimorire l’altro deficiente che ti sta a fianco. Scatta il verde, sgommi e…uno col motorino che si era fatta tutta la fila zigzagando tra macchine e marciapiedi ti struscia la fiancata. Scendi inviperito con il crick di una vecchia cinquecento in mano per far valere “civilmente” le tue ragioni ma il “motorinista” si è dato alla fuga. Da un finestrino spunta un dito medio puntato al cielo, è quello del concorrente con cui volevi gareggiare. Oggi le macchine non consumano niente come benzina. Con un litro ci fai 16-17 anche 20 chilometri! Ma quando? Se esci da casa, monti in macchina per andare al lavoro ci metti tre ore e il posto di lavoro è ad appena due isolati da casa tua. La macchina te la porteresti dentro casa per quanto ne sei geloso. Una volta, giuro che è vero, vidi dalla finestra una macchina fermarsi. Dal portone di un palazzo uscì una ragazza che fece per salire ma su indicazione del giovane guidatore prima si tolse le scarpe! Non doveva sporcare la moquette! Allucinante. E quelli che attaccano ciondoli e portafortuna vari!? Ne hanno talmente tanti che neanche vedono più davanti, sembrano delle bancarelle da fiera di paese. Il serpentone con i colori della propria squadra poi! Una provocazione marciante. Oggi le macchine costano poco…in apparenza! Con 195 euro al mese ti porti via, senza anticipo, una macchina di lusso. Se avete vista d’aquila andate a leggere quelle scritte microscopiche sotto ad ogni réclame! 195 per il primo anno poi 395 per altri dodici mesi e infine una rata degna di un mutuo prima-villa per la restante cifra! Questo solo se non prendete gli optional, che chiaramente pagate a parte e che sono la macchina vera e propria. Altrimenti vi danno quattro posti a sedere, quattro gomme, un volante e un motore. Al massimo gli airbag e le cinture ma solo perché lo impone la legge. Diversamente anche la sicurezza è un optional. Costo totale dell’auto con interessi e optional circa sessantamila euro! Ma se vuoi l’auto di lusso e sei un morto di fame questo è il prezzo. Oggi essere poveri è un lusso perché tutto costa di più se paghi a rate. Ma la macchina è un bene prezioso per gli italiani, non se ne può fare a meno. Bei tempi quando la Fiat per accontentare gli italiani si inventò la Seicento! E dopo: la mitica “nuova” Cinquecento. Erano le auto per la famiglia italiana alla portata di tutte le borse, grazie alle famose cambiali. Dopo che le avevi firmate avevi il crampo dello scrivano ma eri un italiano come gli altri, indebitato, e facevi parte del boom economico. Il boom economico familiare lo facevi dopo, quando con altre cambiali e altri crampi ti eri comprato la lavatrice, il televisore, la cucina a gas con quattro fuochi e forno e il frigorifero alto col freezer. Che cavolo ci mettevi dentro se non avevi più un soldo? Però avevi la macchina, bella, pulita, con le guarnizioni che qualche stronzo ti staccava e rimanevano i buchi come se ti avessero sparato una raffica di mitra. Attaccato allo specchietto portavi la scarpetta del pupo e sul cruscotto il portacenere a calamita con l’immagine di San Cristoforo o un altro santo a piacimento, l’adesivo con lo stemma della tua squadra. Piccole cose che dovevano dire al mondo chi eri (e al mondo non gliene poteva fregar di meno di chi eri). Eri un testa di cavolo come tutti gli altri. A proposito di targhette a calamita, vi ricordate quelle targhette  che la moglie o la fidanzata regalava con la propria foto e la scritta idiota…pensa a me, non correre, vai piano? Era un modo per la donna di essere presente in quel piccolo universo viaggiante. C’era gente che guardando la foto della moglie “spiottava” a duecento all’ora per suicidarsi. Un mio amico al quale piaceva il volo la mise sul suo Piper…la guardò e diede retta al suggerimento. Si schiantò felicemente su un prato. Le cose non sono cambiate in fondo. In rapporto ad allora oggi elettrodomestici e auto costano di meno ma chissà perché i debiti delle famiglie sono aumentati. Una volta facevi la fila al telefono di un bar o di una cabina col gettone in mano e nervosamente battevi con le dita delle mano destra sull’orologio per sollecitare quello che stava parlando già da un quarto d’ora. Oggi abbiamo il cellulare con telecamera e internet. Oggi abbiamo molto di più a disposizione. Ci manca solo una cosa…il denaro per comprarla, e allora… vai con il debito.

Claudio Pompi

Fiat voluntas sua

Dalla prima lettera di Sergio Marchionne ai Detroitesi:

“La Fiat è un’azienda e ha le responsabilità di un’azienda. Non ha le responsabilità di un governo, è il governo che deve governare.”

Però quando si tratta di chiedere gli incentivi il governo non gli fa poi così schifo….